Natale festa della fiducia e della speranza

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L’udienza generale del 18 dicembre è stata per papa Francesco l’ultima del 2013, la trentesima dal 27 marzo.

Un milione 548.500 i biglietti d’ingresso distribuiti in questi mesi, senza contare le persone arrivate ogni settimana in zona piazza prive di biglietto. All’inizio si pensava che nell’arco di qualche settimana la folla sarebbe diminuita, invece è avvenuto l’opposto. In diverse occasioni sono stati necessari dei maxi-schermo anche in Piazza Pio XII e via della Conciliazione, trasformata in zona pedonale.

E’ l’effetto Francesco, che ha ispirato una parola nuova, “papafrancescanesimo”. Per soddisfare le richieste per la messa quotidiana a santa Marta sarebbero già coperti gli anni fino al 2017.

Nel Natale “Dio si rivela non come uno che sta in alto e che domina l’universo, ma come Colui che si abbassa, discende sulla terra piccolo e povero”, sottolinea il papa nell’ultima udienza proma di Natale. Poi aggiunge a braccio che “è una cosa brutta quando si vede un cristiano che non vuole abbassarsi, che non vuole servire, un cristiano che si pavoneggia”. E conclude: “quello non è cristiano, quello è pagano. Il cristiano serve, si abbassa. Facciamo in modo che questi nostri fratelli e sorelle non si sentano mai soli!”