Per papa Francesco la misericordia è più importante del pregiudizio. Lo ha detto, ancopra una volta, commentando il brano sull’incontro di gesù con la donna samaritana. In questo modo viene rotto quel pregiudizio del tempo in base al quale a una donna samaritana non avrebbe dovuto rivolgere la parola.
Anche la verità non ammette sconti: “basta disinformazione, calunnia e diffamazione”, ha chiesto nei giorni scorsi parlando dei media. In nome della verità, presupposto irrinunciabile per ogni percorso di risanamento, ha indicato i primi 8 nomi della Commissione per la tutela dei minori, per contrastare e prevenire la pedofilia
Quattro uomini e quattro donne di varie nazioni, specialisti in campo psichiatrico, legale o ecclesiale. Le donne sono una presenza significativa. Tra di loro c’è Marie Collins, irlandese. Fu sessualmente abusata da un sacerdote quando aveva tredici anni. Si è detta onorata di questa nomina, anche se ha aggiunto di sentirne il peso. Ma quello del papa, ha fatto sapere, è “Un passo decisivo. Non si può cambiare se la voce di chi ha subito abusi non è ascoltata”. E la chiesa, prima di parlare, sta mostrando di avere occhi per guardare e orecchie per ascoltare.