FREI BETTO I nuovi temi della teologia della liberazione

Povertà e disuguaglianze, ecologia, bioetica, la possibilità che la chiesa riabiliti figure come Giordano Bruno e Meister Eckhart. Ce ne ha parlato il domenicano Frei Betto, una delle voci più rappresentative dell’America Latina. Teologo e scrittore, per il suo impegno politico nel ’69 fu imprigionato e torturato dalla dittatura militare brasiliana.  Lo abbiamo  incontrato a piazza san Pietro dopo l’udienza con papa Francesco. “Gli ho detto  che come domenicano ho messo nelle sue mani la riabilitazione di Giordano Bruno e Meister Eckhart”, ci ha raccontato, riferendo la risposta del papa:  “Bisogna pregare! Bisogna pregare per questo!”.
Ci ha poi parlato delle nuove tematiche inserite nella teologia della liberazione, quelle relative allo sviluppo, alla miseria, all’ecologia, alla tutela ambientale, alle nuove tecnologie, ai progressi nella cosmologia, nelle nanotecnologie, nella bioetica.
A proposito della chiesa, delle spinte chieste dall’Evangelii Gaudium:  “Abbiamo una testa nuova e un corpo vecchio, incapace di muoversi, quasi paralizzato. Ci vorrà tempo per adeguare la testa al corpo e il corpo alla testa. Il Papa ha iniziato a cambiare la Chiesa a partire dal papato e dalla curia romana. Poi toccherà anche al resto delle strutture”.
Infine le radici: “Papa Francesco non ha dimenticato le sue radici di uomo latinoamericano”.

Le periferie nel cuore
di papa Francesco
dibattito Kasper-Rodotà

La notizia che papa Francesco giovedì santo celebrerà la messa in “Coena Domini” presso la Fondazione Don Gnocchi di Roma, e che laverà i piedi ad anziani e disabili arriva insieme alla richiesta di cercare “forme sempre più profonde e autentiche nell’esercizio della collegialità sinodale” espressa in una lettera al Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinale Lorenzo Baldisseri, in occasione della nomina a vescovo del sotto-segretario, Fabio Fabene. I gesti e le riforme, il pastore e l’uomo di governo, procedono insieme.
A cinquant’anni dal Concilio, papa Francesco afferma che “serve, quanto mai, ravvivare ancor di più lo stretto legame con tutti i Pastori della Chiesa”, e in riferimento al Sinodo esprime il desidero di “valorizzare questa preziosa eredità conciliare”.

Di una Chiesa più sinodale, non chiusa in se stessa, che non può ridursi a “un castello di carte”, e dove tutti possano sentirsi a casa, il cardinale Kasper ha parlato alla presentazione di “Con le periferie nel cuore”, di Raffaele Luise. Uno stile di apertura e di dialogo che il costituzionalista Stefano Rodotà ha detto di apprezzare come una delle novità più significative del nostro tempo.