“Nella vita spirituale siamo come bambini”, ha detto papa Francesco agli studenti dei collegi pontifici romani ricevuti in udienza in Vaticano il 12 maggio. Lui stesso, che con i bambini va molto d’accordo (la sintonia è reciproca) pur non avendo nulla di infantile, ha qualcosa del bambino: l’essenzialità, la semplicità, la gioia, la verità senza finzioni, la trasparenza, perfino la nettezza delle valutazioni che non conoscono zona grigia.
C’è forse in questo un tratto di spiritualità, portato a esempio a una chiesa messa in cammino. Per Bernanos il santo è colui che non è mai uscito dall’infanzia. Bergoglio sembra essere entrato nell’infanzia da quando è papa, in un percorso, di natura spirituale, che riesce a controbilanciare tanti pesi. Da cardinale, ci ha raccontato monsignor Eduardo Garcia, vescovo di Buenos Aires che per molti anni è stato suo ausiliario, era sempre serio, ora è arrivato a dire che essere papa “è divertente”.
Papa Francesco La spiritualità dei bambini intervista a mons Eduardo Garcia
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