Natale. Le tenebre e la luce

Spread the love

Siamo popolo in cammino, dice con Isaia  papa Francesco nell’omelia della messa di Natale. Parla di tenebre e luce intorno a noi e anche dentro di noi. Usa due parole chiave: camminare, vedere. Parla di Dio che è luce e di un popolo che invece “alterna momenti di luce e di tenebra , fedeltà e infedeltà, obbedienza e ribellione; momenti di popolo pellegrino e momenti di popolo errante”. In un passaggio a braccio ripete “popolo in cammino”, ma specifica che il “popolo pellegrino non vuole essere popolo errante”. I pastori, ultimi ed emarginati del loro tempo, furono i primi a ricevere l’annuncio, spiega,  perchè vegliavano, come fanno i pellegrini. Dio Paziente, luce che rischiara le tenebre, “misericordia e padre che perdona sempre”, conclude papa Francesco a braccio, ripetendo le parole degli angeli ai pastori: “non temete”. Il 25 dicembre giorno di Natale, giorno di una nascita, coincide per papa Bergoglio con il giorno del suo battesimo.