Papa Francesco su Internet: opportunità e rischi della rete

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Quando ci si accosta con tenerezza a coloro che sono bisognosi di cure, si porta la speranza e il sorriso di Dio nelle contraddizioni del mondo, ha scritto papa Francesco nel messaggio per la giornata mondiale del malato, diffuso il 7 dicembre.

E di possibili contraddizioni, di luci e ombre, parla anche, nella stessa giornata, nell’ udienza alla plenaria del pontificio consiglio per i laici, sul tema «Annunciare Cristo nell’era digitale».

Cita la donna, che “nella crisi culturale del nostro tempo, viene a trovarsi in prima linea nella battaglia per la salvaguardia dell’umano”. Invita, richiamando san Paolo, a “vagliare ogni cosa” ma a tenere “ciò che è buono”.  Un suggerimento, a ben guardare, che vale non solo in relazione alla rete.  Qui «vagliare ogni cosa» significa consapevolezza che ci sono monete false, illusioni pericolose, trappole da evitare, ma anche “preziose opportunità”, dice papa Francesco, e “la più importante riguarda l’annuncio del Vangelo”. Avverte che “non è sufficiente acquisire competenze tecnologiche, pur importanti”, perché si tratta anzitutto “di incontrare donne e uomini reali,  feriti o smarriti, per offrire loro vere ragioni di speranza”. Insomma per papa Francesco la presenza della Chiesa nella rete non è certo inutile, è anzi importante essere presenti, “con stile evangelico”, in quell’ambiente di vita che per tanti è diventata la rete, specie per i giovani. Anche quello è un luogo “per risvegliare le domande insopprimibili del cuore sul senso dell’esistenza”, consapevoli, però, che  “internet non basta, la tecnologia non è sufficiente”.

Per chi volesse approfondire il discorso sulla comunicazione nella e della chiesa, si segnala il libro di Angelo Scelzo, La penna di Pietro (Lev editrice), che ripercorre storia (e cronaca) della comunicazione vaticana dal Concilio a papa Francesco, affermando, non a torto, che i cinque secoli di distanza dalla stampa di Gutemberg al Concilio non valgono, in termini di innovazione e progresso, gli ultimi 50 anni, iniziati con la pubblicazione dell’ Inter Mirifica, il decreto conciliare sulle comunicazioni sociali nella chiesa, e culminati nell’era digitale.