Omaggio all’Immacolata

Un papa mite, eppure combattente, quello che abbiamo visto l’8 dicembre a Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio alla Madonna dell’Immacolata. Nella preghiera  cita “la lotta quotidiana  contro le minacce del maligno”, ma rivolgendosi alla Vergine conclude con  la certezza che “in questa lotta non siamo soli, non siamo orfani”. Prima di arrivare nel centro di Roma una sosta a santa Maria Maggiore, la preghiera personale prima di quella pubblica.

Cristiani d’Iraq Il dolore e la speranza

Una fiaccolata per le vie di Erbil, nel kurdistan iracheno, le lucine accese simbolo di una speranza che non si vuole spegnere. Il video-messaggio di papa Francesco, con il sostegno a quei cristiani che chiama “martiri”, ma anche con il rinnovato invito alla comunità internazionale per la pace. In processione 1700 persone, in maggioranza rifugiati. Con loro il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione arrivato in Iraq con una piccola delegazione in segno di solidarietà con la comunità cristiana. La tradizionale cerimonia delle luci che si svolge a Lione il giorno dell’Immacolata a Erbil, insieme a Papa Francesco, che è interamente lì, anche se non fisicamente.

Famiglia, sinodo in cammino

Nei giorni scorsi, si è riunito a Roma il consiglio ordinario del sinodo dei vescovi, aperto da papa Francesco il 18 novembre, per fare il punto sul sinodo straordionario sulla famiglia che si è tenuto a ottobre e sul percorso da qui al prossimo anno, quando un sinodo ordinario rimetterà il tema famiglia all’ordine del giorno. Fra le due assemblee c’è un periodo di circa un anno che non ha precedenti nella storia dell’istituzione sinodale, con tutta la chiesa in cammino e in ricerca. Per i primi di dicembre le conferenze episcopali riceveranno il documento finale dello scorso sinodo e alcuni punti che ne favoriscano la comprensione e l’approfondimento. Del percorso in atto si è discusso a Roma, al centro russia ecumenica, “il messaggio dell’icona”, per iniziativa del neo nato Cenacolo degli Amici di Papa Francesco.

Walter Kasper: Papa Francesco? Un “conservatore intelligente”.

Il primo incontro pubblico del Cenacolo degli amici di Papa Francesco, presso Il Messaggio
dell’Icona, centro Russia ecumenica, a Borgo Pio, è per il cardinale Walter Kasper l’occasione per tracciare un bilancio del sinodo straordinario sulla famiglia, in vista di quello ordinario del prossimo anno. Si dice non scontento dell’esperienza vissuta, anche se non entusiasta.
Parla del vangelo che non si trasmette come un pacco ma si tramanda di generazione in
generazione, di ermeneutica della continuità come ermeneutica della riforma, di una chiesa UNA ma non uniforme, di una luce che non è quella di un faro ma quella di una lanterna che rischiara il cammino, passo dopo passo.
Tra i temi del Sinodo straordinario sottolinea la bellezza del matrimonio e della famiglia, senza nascondere il problema dei tanti che “non vogliono più sposarsi, né religiosamente né civilmente”.
Convinto che la riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati non sia l’unico problema, si dice sicuro, parlando con Rainews 24, che su questo punto una soluzione si troverà, perché lo chiede la gente e lo chiedono i parroci.

Beato Paolo VI

Per la chiesa è sempre una festa la proclamazione di un nuovo beato. Nel caso di Giovan Battista Montini, “grande timoniere” del concilio Vaticano II, beatificato – non a caso- a conclusione del sinodo straordinario sulla famiglia, i significati sono tanti.
Papa Francesco definisce ironica e geniale la frase di Gesù “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quel che è Dio”, sottolinea che la speranza in Dio non è un alibi o una fuga dalla realtà ma è restituire operosamente a Dio ciò che gli appartiene. Ricorda il “camminare insieme” del sinodo appena concluso, rimarca che la chiesa è chiamata senza indugio a prendersi cura delle ferite che sanguinano, e a riaccendere la speranza per tanta gente senza speranza.
“Abbiamo seminato e continueremo a seminare”.
A Paolo Vi un grazie sincero. E chissà se non rivede un po’ se stesso quando sottolinea che “mentre si profilava una società secolarizzata e ostile” seppe condurre “con saggezza lungimirante – e talvolta in solitudine – il timone della barca di Pietro senza mai perdere gioia e fiducia.

Famiglia. Sinodo in corso.

Clima franco e sereno, al sinodo straordinario sulla famiglia. Lo racconta a Rainews24 padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, che vi partecipa tra i delegati pontifici indicati da papa Francesco.
Questo sinodo, racconta, è espressione di una chiesa dalle porte aperte, che fedele a se stessa e al suo mandato evangelico, non vuole separarsi dal mondo ma porsi con esso in dialogo, facendosi carico delle situazioni concrete e reali degli uomini e delle donne di oggi.

Sinodo famiglia. Un cammino che inizia…

Papa Francesco lo ha detto chiaramente alla messa di apertura del sinodo sulla famiglia: le assemblee sinodali non servono per discutere belle idee o per vedere chi è più intelligente, ma per cooperare al progetto d’amore di Dio sul suo popolo. Che è fatto di persone concrete, con i loro sogni, talvota infranti, con le gioie, i dolori… Alla veglia della sera prima il papa aveva usato un’immagine efficace, parlando alla chiesa: “dobbiamo prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire l'”odore” degli uomini di oggi fino a restare impregnati delle loro gioie e speranze, delle loro tristezze e angosce”. Se e come questo avverrà si vedrà nei prossimi giorni.
Nei video, i commenti di Padre Antonio Spadaro al discorso di papa Francesco alla veglia per il sinodo e all’omelia della messa di apertura.

Al via sinodo straordinario sulla famiglia

L’assemblea straordinaria di ottobre (5-19) sulle “sfide pastorali della famiglia nel contesto
dell’evangelizzazione” è la terza assemblea straordinaria della storia del sinodo, un organismo
voluto da Paolo VI nel 1965 per mantenere viva l’esperienza del Concilio Vaticano II.
Il sinodo fu definito da Giovanni Paolo II “lo strumento validissimo della collegialità episcopale”.
Si riunisce in tre forme:
nell’ assemblea generale ordinaria vescovi da tutto il mondo si incontrano periodicamente –
attualmente ogni tre anni- per discutere questioni di interesse generale;
quando sono i vescovi di una specifica area geografica a riunirsi per discutere questioni relative
alla propria area l’assemblea sinodale si definisce “speciale“. (finora ce ne sono state 10 di
questo tipo: Asia, Africa, America, Oceania, Libano, Medio Oriente…)
La terza forma è un’ assemblea generale ma straordinaria:
i vescovi provenienti da tutto il mondo si riuniscono per discutere questioni urgenti di interesse
generale:
Di assemblee di questo tipo ce ne sono state finora solo 2: una nel 1969 sulle conferenze
episcopali e la collegialità dei vescovi e un’altra nel 1985 sull’applicazione del concilio vaticano II.
La terza, sulla famiglia, voluta da Papa Francesco, prelude a un’assemblea ordinaria, solo stesso
tema, nel 2015.