A fare la storia ci sono personaggi noti e personaggi meno noti, ma non meno significativi per lo sviluppo delle cose in un senso o nell’altro. E rimane un mistero che alcuni siano quasi destinati al clamore (non per tutti voluto, per alcuni anzi subìto) e altri meno.
Loris Capovilla, storico segretario di papa Giovanni XXIII è uno di quei personaggi vissuti un po’ all’ombra del grande papa che aveva voluto e aperto in Concilio, ma la sua ombra era tutt’altro che tenebrosa, era anzi luminosa, come questa giornata di maggio in cui si è spento.
Quando si seppe che papa Giovanni sarebbe stato canonizzato insieme a Giovanni Paolo II provai a contattarlo per un’intervista. Rispose al telefono direttamente lui (gli mancava poco al compimento dei 100 anni), con una lucidità, una semplicità e una profondità che mi lasciarono stupita. L’intervista non prese forma, ma il ricordo di un amico comune fu una specie di regalo.
Nel video in cui lo ricordiamo cita il famoso discorso di apertura del Concilio: Gaudet Mater Ecclesia, e commenta ciascuna di queste tre parole con una sola parola. Sono parole fondamentali (quelle originali e il loro commento) per capire la chiesa di papa Francesco.