Il papa in Armenia

Papa Francesco è atteso in Armenia dal 24 al 26 giugno. Tra le tappe “simboliche” del viaggio la visita al memoriale del genocidio Armeno, a Yerevan, in memoria delle vittime dei massacri avvenuti 100 anni fa sotto l’impero ottomano.
Le ripercussioni di quella pagina storica arrivano fino ai nostri giorni.
Ne abbiamo parlato con Padre Georges-Henry Ruyssen, che alla questione armena ha dedicato molti anni di studio.

Amoris Laetitia

La seconda esortazione apostolica di papa Francesco, sull’amore nella famiglia, arriva dopo due sinodi e richiama alla gioia nell’amore. C’è dentro tutto il vocabolario e lo stile di una chiesa espressione della misericordia, dell’accoglienza e del perdono, con un linguaggio semplice e diretto, comprensibile a tutti.
Tra le parole chiave accompagnare, discernere, integrare, con attenzione soprattutto alle situazioni di fragilità. Un testo ampio, approfondito, propositivo, che apre cammini anche sulle questioni più dibattute, come l’integrazione dei divorziati risposati nelle comunità cristiane nei diversi modi possibili. Distinguere caso per caso, è l’invito del papa, che ha scritto questo testo “per il bene di tutte le famiglie e di tutte le persone, giovani e anziani”. Come non esiste un’unica medicina per tutti i mali così sembrerebbe non esistere un’unica norma applicabile in tutti i casi.
L’esortazione sembra non voler chiudere alcuna questione, quanto piuttosto aprire alla possibilità di strade nuove ancora da percorrere. Il servizio e poi l’approfondimento, a margine della presentazione in Sala Stampa Vaticana, con Padre Antonio Spadaro.

Roma – Bangui


Il giorno del suo secondo anniversario di pontificato papa Francesco sorprese tutti annunciando l’indizione di un anno santo straordinario, durante una liturgia penitenziale. Il giorno del terzo anniversario, all’angelus da piazza san Pietro,  nessun cenno a quel 13 marzo di tre anni fa, ma l’indice puntato sul vangelo di Luca, il vangelo della misericordia, che anziani volontari distribuiscono in piazza. E’ fatto così papa Francesco, lo sguardo sempre avanti, al cammino da fare, alla direzione da non smarrire.

In questi tre anni instancabile nell’aprire processi, nel costruire ponti, accorciare distanze, rendere centro le periferie. Ecco ad esempio cosa si muove tra Roma e Bangui,  tra l’ospedale pediatrico Bambino Gesù a quello della capitale della repubblica centroafrican

Papa Bergoglio al termine del suo penultimo giorno in Messico ha lanciato un  forte appello ai giovani, per non cadere nella rete del narcotraffico. Dopo il rientro a Città del Messico, il pontefice farà tappa a Ciudad Juarez al confine con gli Stati Uniti, terra di traffici di droga e vite umane. Il racconto della nostra inviata Vania De Luca

Papa Francesco in Messico: “Preferisco una famiglia ferita a una società inferma”


Penultima giornata per Papa Francesco in Messico. Nel pomeriggio  sarà  a Morelia capitale del Michoacan: In programma, l’incontro con i giovani. Domani la tappa forse più simbolica: la visita a Ciudad Juarez, al confine con gli Stati uniti, terra di narcotrafficanti e tratta di eprsone. Ieri in Chiapas, l’incontro con le comunità  indio. La nostra Inviata Vania De Luca ha parlato del significato di quest’ultima tappa del papa con il direttore de “La Civiltà  Cattolica” Antonio Spadaro. Sentiamo