Famiglia. Il sinodo va in piazza

Dall’aula del sinodo i temi della famiglia arrivano in piazza San Pietro. All’udienza del mercoledì papa Francesco inizia un ciclo di catechesi sulla famiglia parlando del sinodo dello scorso ottobre in vista di quello ordinario del prossimo anno. Si sofferma sul metodo più che sui contenuti, sul processo avviato e ora in corso. “Sulla famiglia nessuna censura previa”, sottolinea, c’è stata libera discussione, e nessun intervento ha messo in discussine le verità fondamentali del sacramento del matrimonio.
Nel video alcuni passaggi del suo discorso.

Omaggio all’Immacolata

Un papa mite, eppure combattente, quello che abbiamo visto l’8 dicembre a Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio alla Madonna dell’Immacolata. Nella preghiera  cita “la lotta quotidiana  contro le minacce del maligno”, ma rivolgendosi alla Vergine conclude con  la certezza che “in questa lotta non siamo soli, non siamo orfani”. Prima di arrivare nel centro di Roma una sosta a santa Maria Maggiore, la preghiera personale prima di quella pubblica.

Cristiani d’Iraq Il dolore e la speranza

Una fiaccolata per le vie di Erbil, nel kurdistan iracheno, le lucine accese simbolo di una speranza che non si vuole spegnere. Il video-messaggio di papa Francesco, con il sostegno a quei cristiani che chiama “martiri”, ma anche con il rinnovato invito alla comunità internazionale per la pace. In processione 1700 persone, in maggioranza rifugiati. Con loro il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione arrivato in Iraq con una piccola delegazione in segno di solidarietà con la comunità cristiana. La tradizionale cerimonia delle luci che si svolge a Lione il giorno dell’Immacolata a Erbil, insieme a Papa Francesco, che è interamente lì, anche se non fisicamente.

Le teologhe fragole della torta

Riconoscere le donne “i loro diritti, il valore dei compiti che svolgono” nella vita sociale e professionale. Lo chiede Papa Francesco nel messaggio al Festival della famiglia a Trento, sottolineando che “gli impegni della donna, a tutti i livelli della vita familiare, costituiscono anche un contributo impareggiabile alla vita e all’avvenire della societa'”. Attenzione, chiede poi il papa, a quelle donne “affaticate e quasi schiacciate dalla mole dei pesi e dei compiti”.
Di donne, questa volta di teologhe, il papa parla alla commissione teologica internazionale. Il passaggio del testo in cui si citava “la significativa maggiore presenza delle donne” nella commissione, viene modificato nel passaggio a braccio in cui il papa non pronuncia la parola “significativa”, e a proposito della “maggiore presenza” delle donne teologhe aggiunge: “ancora non tanta. sono le fragole della torta. Bisogna di più”.

Papa Francesco in Turchia

L’ultimo incontro a Istanbul prima di partire per Roma, Papa Francesco l’ha dedicato ai giovani e ai bambini dell’oratorio salesiano di Istanbul, profughi dalla Siria, dall’Iraq, Iraq, dall’Africa, da diversi paesi del medio oriente. Cristiani e musulmani, perché di fronte a certe circostanze della vita una fede diversa non è un ostacolo. C’è un “ecumenismo della sofferenza” si legge nella dichiarazione congiunta che Papa Francesco e Bartolomeo I hanno firmato nel giorno di Sant’Andrea, alla ricerca di strade nuove per la piena comunione tra le chiese d’oriente e d’occidente, per l’unità, per la pace.
Tra le immagini più significative di questo viaggio del papa in Turchia, l’ingresso nella Moschea Blu con il gran Muftì, e il bacio, seguito all’abbraccio, con Bartolomeo I al termine della preghiera ecumenica. Nel video una sintesi di questo sesto viaggio apostolico.

Papa Francesco parla di Iraq e Medio Oriente

All’udienza del mercoledì Papa Francesco saluta con particolare calore i fedeli provenienti dall’Iraq e da Medio Oriente e chiede di pregare per il suo imminente viaggio apostolico in Turchia, dove sarà da venerdì a domenica prossima, al termine di una settimana che lo ha visto a Strasburgo, per tenere due importanti discorsi nel cuore delle istituzioni europee.

Famiglia, sinodo in cammino

Nei giorni scorsi, si è riunito a Roma il consiglio ordinario del sinodo dei vescovi, aperto da papa Francesco il 18 novembre, per fare il punto sul sinodo straordionario sulla famiglia che si è tenuto a ottobre e sul percorso da qui al prossimo anno, quando un sinodo ordinario rimetterà il tema famiglia all’ordine del giorno. Fra le due assemblee c’è un periodo di circa un anno che non ha precedenti nella storia dell’istituzione sinodale, con tutta la chiesa in cammino e in ricerca. Per i primi di dicembre le conferenze episcopali riceveranno il documento finale dello scorso sinodo e alcuni punti che ne favoriscano la comprensione e l’approfondimento. Del percorso in atto si è discusso a Roma, al centro russia ecumenica, “il messaggio dell’icona”, per iniziativa del neo nato Cenacolo degli Amici di Papa Francesco.

Walter Kasper: Papa Francesco? Un “conservatore intelligente”.

Il primo incontro pubblico del Cenacolo degli amici di Papa Francesco, presso Il Messaggio
dell’Icona, centro Russia ecumenica, a Borgo Pio, è per il cardinale Walter Kasper l’occasione per tracciare un bilancio del sinodo straordinario sulla famiglia, in vista di quello ordinario del prossimo anno. Si dice non scontento dell’esperienza vissuta, anche se non entusiasta.
Parla del vangelo che non si trasmette come un pacco ma si tramanda di generazione in
generazione, di ermeneutica della continuità come ermeneutica della riforma, di una chiesa UNA ma non uniforme, di una luce che non è quella di un faro ma quella di una lanterna che rischiara il cammino, passo dopo passo.
Tra i temi del Sinodo straordinario sottolinea la bellezza del matrimonio e della famiglia, senza nascondere il problema dei tanti che “non vogliono più sposarsi, né religiosamente né civilmente”.
Convinto che la riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati non sia l’unico problema, si dice sicuro, parlando con Rainews 24, che su questo punto una soluzione si troverà, perché lo chiede la gente e lo chiedono i parroci.