È una giornata dedicata alla pace quella che inizia il nuovo anno. Un buon auspicio la lettera fatta recapitare nei giorni scorsi dal presidente siriano Bashar Assad a Papa Francesco per ringraziarlo per le sue prese di posizione sulla Siria. Non si è stancato di invocare la pace, papa Francesco, con la veglia a San Pietro del settembre scorso, continuando a richiamare i credenti di ogni fede alla preghiera, invitando i non credenti a desiderare la pace. Tutti insieme, ha chiesto, “i credenti con la preghiera e i non credenti con il desiderio”. La pace è “artigianale”, ha suggerito nel messaggio Urbi te Orbi del giorno di Natale. Un modo per dire che bisogna costruirla, con pazienza e tenacia. Assad ha scritto al papa per la sua personale credibilità, ma anche riconoscendo il ruolo diplomatico della Santa Sede per risolvere una crisi che deve trovare uno sbocco. Il messaggio consegnato dalla delegazione di Damasco al segretario di Stato Parolin è in realtà rivolto alla comunità internazionale. Speriamo sia un inizio.